Pannello Doppio

PANNELLO DOPPIO
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Pannello doppio. Esso è composto da due lastre di pannelli distanziati si può im piegare sia il pannello biologico che quello in polistirene. Lo spazio “interstizio” avrà una larghezza determinata dal progettista secondo le esigenze strutturali.  Essa può essere dimensionata a partire da 10 a più cm.. Questa sarà armata e riempita da un getto di cls. Quindi abbiamo creato una cassaforma a perdere per realizzare un muro in calcestruzzo (di classe C25/30) armato, che agli effetti del calcolo è considerato debolmente armato e che coniuga nel contempo anche la protezione termica ed acustica. Anche in questo caso trattasi di un sistema costruttivo a setto portante. I pannelli, contrapposti e distanziati tra essi, sono connessi da 10 bulloni passanti da fuori a fuori e disposti orizzontalmente due a due. Questi connettori, come vedremo svolgono diverse funzioni. Essi sono distanziatori interni ai pannelli cioè determinano il dimensionamento della larghezza dell’intercapedine da riempire grazie a due grosse rondelle o ferri  saldati sul bullone-connettore che si appoggiano,  pressando, le reti interne (queste reti hanno i tondini, ferri per cemento armato connesse mediante l’utilizzo di un gancio in acciaio armonico prodotte dalla ditta CIMES di Suzzara, Mantova, E-mail info@cimesgroup.it). Inoltre, questi connettori-distanziatori, alle loro estremità presentano delle lunghe filettature che sfociano all’esterno dei pannelli in coincidenza e quindi circoscritte da una cavità ( a forma di tronco di cono ) creata nella parte esterna del pannello. La profondità di questa cavità coincide con la retina inserita al centro del pannello biologico, in quello di polistirene la cavità voluta viene ricavata per fusione a caldo mediante uno stampo con resistenza elettrica. Avvitando alle filettature la coppia della rondella e dado sino al fondo della cavità creata nel pannello si esegue una operazione che serra, a corpo unico, i pannelli dall’esterno e comprimono all’interno le reti contro le rondelle o i ferri saldati del connettore. Le reti poste nell’interstizio, ognuna a ridosso di un pannello sono formate con il ferro da cemento armato ad aderenza migliorata del diametro di 6 o 8 mm. con maglia varia secondo le esigenze statiche, in ogni caso mai meno di quattro verticali e cinque orizzontali. Torniamo al connettore, poiché ad esso gli resta volutamente alle estremità una quantità sufficiente di filettatura libera tale da consentire l’ancoraggio della carpenteria necessaria al contenimento della spinta del getto in cls. questa carpenteria è da noi già realizzata in moduli con la stessa larghezza del pannello, quindi uno per ogni pannello e per ogni lato. Questa carpenteria ci dà anche un altro vantaggio: poiché ogni elemento tubolare orizzontale, che lo costituisce da un lato contiene al suo interno un pezzo di altro tubolare “telescopico”, che si inserisce a quello corrispondente del modulo attiguo risolve col meccanismo l’allineamento perfetto ed automatico della parete che a questo punto necessita della sola operazione della messa a piombo prima dell’ esecuzione del getto. A fine getto, smontate le carpenterie. alla medesima filettatura è possibile imbullonare una impalcatura costruita  “ad hoc” ( allo studio ).
Questo connettore polivalente cioè che concentra in se tutte queste soluzioni dà maggiore competitività al sistema in termini di semplificazione di montaggio, risparmio di acciaio aggiuntivo e tempi di esecuzione. Come nella tipologia del pannello singolo anche in questo del doppio la continuità delle catene orizzontali è assicurata dal nostro sistema ad “occhiello” già descritto e ben visibile dalle tavole assonometriche e le foto. Le reti metalliche hanno i ferri orizzontali terminanti alle estremità con quegli occhielli che consentono il passaggio della catena verticale (in rosso nelle immagini) di giunzione. In questo caso, le reti per cemento armato si trovano all’interno dei pannelli e non all’esterno. Per intonacare il muro è sufficiente applicare sulle pareti le piccole reti in fibra di vetro già in commercio ed usate nell’intonaco dei cappotti. Le strutture di questo tipo consentono di realizzare edifici di innumerevoli livelli in zone sismiche di prima categoria con una trasmittanza totale calcolata 0,198 W / m2 K. Anche per questa tipologia si dovrà prevedere una quantità di ferro aggiuntivo sia nei particolari standard e sia per le eventuali esigenze del calcolo statico. In ogni caso difficilmente potranno superare 2 kg. per ogni metro quadrato di muro. Il solaio è lo stesso visibile nelle tavole dei disegni.
La produttività potenziale con un turno di lavoro ( indifferente se trattasi di pannello biologico o in polistirene) è :

Con una squadra di otto operai si producono ed assemblano quanto segue :

Muro
 
n° 12  pannelli – ora ,  12 x 8 h  = 144 pannelli –giorno   96 
96 pannelli  x  la sua superfice ( 1.12 x  3,2 )  =  circa 344  metri-quadri di pannello doppio  giorno.

N° 96  pannelli x la sua larghezza standard  1.12  =  ci danno circa 108  metri-lineari di muro portante realizzabile che possono consentire di realizzare circa  218  metri-quadri di alloggi-giorno.